Non dimenticare mai

 
Per non dimenticare
Per non dimenticare

"Il nome di Domenico non va dimenticato mai». Nel ringraziare la città di Crotone che nella giornata di ieri è scesa in piazza per commemorare il ricordo del piccolo Dodò, Giovanni Gabriele padre del bambino ferito nel campetto di contrada Margherita e tragicamente deceduto dopo tre mesi di agonia, ha voluto lanciare un monito affinché il nome del piccolo Dodò non venga mai dimenticato, ma si continui a commemorare questo "angelo della città". Un appello rivolto in modo particolare ai giovani, perché non si lascino trascinare dall'illegalità, ma siano liberi di giocare, liberi in tutto.
A un anno da quel tragico 25 giugno 2009, il nome di Domenico Gabriele o come tutti abbiamo imparato a chiamarlo, Dodò, è tornato a riaccendere una ferita ancora aperta nella città di Crotone. Un centinaio di cittadini, coordinati dall'associazione di Don Ciotti "Libera: associazioni, nomi e numeri contro le mafie" con la collaborazione di alcuni giornalisti sportivi, ha seguito lo striscione col volto sorridente di Dodò per il corso cittadino, in una fiaccolata silenziosa terminata sul sagrato del Duomo. Un'iniziativa fortemente sentita nel giorno del triste anniversario, per non dimenticare la tragedia che ha colpito non solo la famiglia Gabriele, ma l'intera città di Crotone. Un lungo serpente silenzioso illuminato da deboli fiammelle si è snodato tra le vie della città, portando con sé l'immagine di quell'angelo che rimarrà sempre vivo nella mente dei crotonesi: una fiaccolata per dar luce e speranza a una città che sta scivolando sempre più nell'oscurità dell'ignoranza e dell'illegalità, nello stesso giorno in cui una altro bambino è rimasto vittima, per fortuna in questo caso lieve, della mano dell'uomo.
E proprio in quello stesso campetto di contrada Margherita in cui la vita di Dodò è stata spezzata, si è svolto nel pomeriggio di ieri un mini torneo di calcetto, una quadrangolare tra le squadre della Polizia, della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e dei giornalisti crotonesi che sono scesi in campo in una partita simbolica a cui ha assistito dagli spalti la mamma di Dodò, Francesca Gabriele e che ha visto la partecipazione diretta in campo, tra le file dei giornalisti, del papà Giovanni e del cugino Giuseppe, lo stesso che un anno fa rimase ferito nella sparatoria.
Dopo un simbolico calcio d'inizio a due piedi del sindaco di Crotone Peppino Vallone e del Presidente della Provincia Stanislao Zurlo, la vittoria è stata portata a casa dai Carabinieri, anche se i veri vincitori sono stati il senso civico, il rispetto delle regole e dell'amore per la vita che con questa quadrangolare si è voluti sostenere per continuare a dar forza alla famiglia di Dodò e alla città tutta che nutre ancora fiducia nel trionfo della legalità.
Fonte: Crotonews
 


 
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