Noi vogliamo restare qui

 
Vallone - Regalino - Zurlo
Vallone - Regalino - Zurlo

Un comitato che sostenga la proposta di sviluppo che nasce dalle istituzioni locali e dai sindacati e che si estenda a tutto il mondo associativo e alla società civile.
E' quanto emerso dall'incontro che si è tenuto nella Sala Consiliare questa mattina in occasione del ventennale dei "fuochi di Crotone", la storica protesta popolare derivante dalla chiusura delle fabbriche.
Pur nel rispetto della storicità dell'evento di vent'anni fa e della battaglia che fu innanzitutto operaia ma poi si estese a tutta la città con le donne in prima fila, l'incontro odierno  "Dai fuochi del passato alla passione per la costruzione del futuro" non ha voluto essere una rivisitazione celebrativa del passato ma, proprio partendo da quel momento, gettare un trampolino di idee verso il futuro.
Moderato dalla giornalista e consigliere comunale Giusy Regalino, l'incontro ha visto l'alternarsi degli interventi del sindaco di Crotone Peppino Vallone, del presidente della Provincia Stano Zurlo e dei segretari generali di CGIL Raffaele Falbo, della CISL Pino De Tursi e della UIL Mimmo Tomaino.
La giornata è stata aperta da un filmato che ha ricordato quei momenti di partecipazione popolare. Molto suggestive le musiche di sottofondo con le canzoni di Rino Gaetano e del "Parto delle nuvole pesanti". Anche dal punto di vista musicale, passato e futuro sono tornati ad incontrarsi nella sala consiliare.
"Questa non è una celebrazione, anche perché sarebbe riduttivo e mancheremmo di rispetto ai protagonisti di allora. La massiccia partecipazione dell'epoca fu il frutto di una passione popolare spontanea alla quale però, sarebbe dovuto seguire, nell'immediato, la possibilità di costruire un percorso diverso che oggi, con molta probabilità, non ci avrebbe portati ad interrogarci sul cosa fare per il futuro" ha detto il sindaco Peppino Vallone
"Quanto successo, o quanto non successo, nel corso di questi vent'anni induce, non solo la classe politica ma tutta una intera classe dirigente ad interrogarsi sul cosa fare concretamente. Ecco che è necessario riscoprire la possibilità di stare insieme perché la condivisione di programmi e progetti anche a livello popolare rende più forti le istituzioni" ha aggiunto Vallone
"Stare insieme è fondamentale. Se mai non si parla non si realizza mai" ha detto il presidente della Provincia Stano Zurlo
"Questa è una giornata che deve diventare patrimonio di tutti" ha aggiunto il presidente Zurlo
"Occorre mettere in piedi strumenti in grado di consentire di superare questo momento difficile. Dobbiamo farlo tutti insieme senza ragionare per compartimenti stagni" ha detto il segretario della CGIL Crotone RaffaeleFalbo.
"Questo territorio ha necessità di fare sintesi. Ci sono idee per lo sviluppo che nascono dalle istituzioni, dai sindacati, dal mondo dell'associazionismo. Il nostro lavoro deve essere teso a metterle insieme per il presente e per il futuro"ha detto Pino De Tursi segretario provinciale della CISL
"Mimmo Tomaino, segretario generale della UIL ha definito l'incontro odierno "una giornata scevrada ipocrisie e retorica. Venti anni fa si è difeso ad oltranza l'indifendibile. Oggi è necessario invertire la rotta. Il sindacato è disponibile ma occorre che ognuno faccia la sua parte"
Da qui l'idea di lanciare la creazione di un Comitato, un osservatorio permanente aperto al mondo delle associazioni, per sostenere un percorso di sviluppo condiviso.
Nel corso della giornata sono intervenuti Nando Amoruso e il presidente di Confindustria Crotone MicheleLucente.
Non è mancato il ricordo diretto, incisivo ed a tratti commovente, di un testimone dei fatti dell'epoca come Carlo Turino.
Si guarda al futuro con spiragli di positività ed a molti, in conclusione della giornata, è tornata alla mente una frase tratta dal video proiettato in sala e pronunciata da un ragazzo: "noi vogliamo restare qui".
Un frase che, a distanza di vent'anni, vale oggi come allora.
 

 
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