Zona franca urbana (ZFU)

 

Il 25 febbraio 2010 il Parlamento ha approvato in via definitiva il Decreto Legge n. 194 del 30/12/2009, cosiddetto "Decreto milleproroghe"

Rispetto al testo originariamente previsto dal Governo, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30/12/2009, il Parlamento ha apportato sostanziali modifiche che hanno riportato indietro la situazione normativa.
In sostanza, nel testo approvato, è stata inserita una sola novità che va ad integrare la disciplina delle ZFU:
all'articolo 1, comma 340, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è aggiunto quanto segue "L'importo di cui al periodo precedente costituisce tetto massimo di spesa", ciò significa che ad oggi le ZFU trovano copertura per soli due anni: 2008 e 2009.
Per il resto, restano invariate le agevolazioni. Rimane la necessità di un decreto del Ministero dell'Economia per l'attivazione dello strumento, senza il quale non è possibile accedere ai benefici previsti.

 
 
 
 
Immagine della zona Franca Urbana
Immagine dell'area della zona Franca Urbana

Al fine di contrastare i fenomeni di esclusione sociale e favorire l'integrazione sociale e culturale delle popolazioni residenti in aree degradate identificate quali Zone Franche Urbane (ZFU), la legge finanziaria 2007 un apposito Fondo con una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008 e 2009.
Il Fondo è destinato al finanziamento di incentivi ed agevolazioni fiscali e previdenziali a favore delle nuove attività economiche avviate, a partire dal 1° gennaio 2008, dalle piccole e micro imprese nelle ZFU. Tali agevolazioni consistono:
* nell'esenzione dalle imposte sui redditi per 5 anni;
* nell'esenzione dall'IRAP;
* nell'esenzione dall'ICI;
* nell'esonero dal versamento dei contributi previdenziali.
Nei limiti del "de minimis" le agevolazioni sono applicabili anche a favore delle piccole e micro imprese già operanti nelle ZFU.
Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), su proposta del MISE, di concerto con il Ministro della solidarietà sociale, ha il compito di provvedere alla definizione dei criteri per l'allocazione delle risorse e per l'individuazione delle Zone Franche Urbane sulla base di parametri socioeconomici. 
 
Nel mese di luglio 2008, il Comune di Crotone ha presentato alla Regione Calabria la propria candidatura per l'istituzione di una ZFU. Il progetto dopo aver ricevuto l'approvazione regionale, classificandosi al primo posto tra quelli in esame, è stato inoltrato al Ministero per lo Sviluppo Economico che ha predisposto ll'elenco delle aree da sottoporre poi all'approvazione del Cipe.

Il CIPE nella seduta dell'8 maggio 2009 ha approvato definitivamente le ZFU e la ripartizione del relativo fondo di 50 milioni di euro tra le 22 città ammesse, per le annualità 2008 e 2009.

Nel mese di ottobre 2009 la Commissione Europea ha espresso il proprio parere favorevole in merito alle agevolazioni previste dalla ZFU. Nello stesso mese a Roma è avvenuta la stipula del "Contratto Zona Franca Urbana Crotone" tra il ministro Claudio Scaiola ed il sindaco Peppino Vallone.
 
In dicembre con il decreto "mille proroghe" il governo ha modificato la normativa, riducendo gli incentivi ai soli contributi previdenziali ed all'Ici. In attesa della conversione in legge, è stato fissato al 1° marzo 2010 il termine a partire dal quale potranno essere presentate le domande di accesso alle agevolazioni.

 
 

 

Per approfondire gli argomenti:

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO