La pace è donna

 
Donne per la pace
Donne per la pace

Saranno le donne a dettare le politiche per la pace nel nostro territorio. E' quanto emerso dall'incontro promosso dall'Assessorato alle Pari Opportunità che si è tenuto questo pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Crotone dal titolo: "con le donne per la pace".
Il dibattito è stato aperto dall'Assessore alle Pari Opportunità Rosa Maria Romano la quale ha ricordato le donne Premio Nobel per la pace, facendo una carrellata tra le protagoniste di "cento anni di pace".
Tanti gli interventi che si sono succeduti nel corso della serata.
Giancarlo Sitra per l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani ha ricordato le 19 donne partigiane medaglia d'oro sottolineando il contributo dato dalle donne alla libertà del nostro paese.
Stefania Florindo della CGIL ha evidenziato che la voce delle donne vuol dire concretezza perché alle parole seguono sempre le azioni.
Angela Maida della CISL ha sottolineato l'impegno delle donne nel sociale e la necessità di guardare oltre le quote rose con maggiore rappresentanza delle donne nelle istituzioni.
Katia Lupia della Cooperativa Ruth ha guardato alla difficile conquista della parità giuridica delle donne ed al loro ruolo fondamentale all'interno della famiglia.
Teresa Cortese dell'Italia dei Valori ha evidenziato come nei conflitti sono soprattutto i civili e tra essi donne e bambini a pagare le più alte conseguenze.
Katia Villirillo di Libere Donne ha detto che solo con donne libere si può ottenere una pace vera.
Giovanna Calvo di Libera ha sostenuto che bisogna stare sempre con gli occhi aperti, incontrarsi, discutere, denunciare perché è in gioco la dignità della donna.
Tonia Stumpo del Partito Democratico ha dichiarato che lo donne debbono essere protagoniste della vita politica e sociale per affermare diritti sostanziali che spesso sono negati.
Caterina Bumbaca del Servizio Accoglienza per la vita ha sostenuto che i concetti di dignità e pace sono strettamente legati.
Giovanna Macrì per la UIL ha manifestato solidarietà a tutte le donne che in questo momento sul territorio sono in difficoltà per la precarietà o l'assenza del lavoro.
Nella Mustacchio della Fidapa nel ricordare l'8 marzo ha sostenuto che non significa "solo mimosa" ma che dall'incontro e dalla discussione tra donne si da un senso alla giornata.
Pina Alosa ha dichiarato che l'incontro di questa sera rappresenta un primo tassello per la pace che deve essere costruita con il dialogo. Troppo silenzio ha caratterizzato la vita delle donne.
Ha concluso i lavori Rosa Maria Romano, assessore alle pari opportunità del Comune di Crotone che ha evidenziato la necessità di coinvolgere in questi temi soprattutto le donne più giovani che sono fuorviate da falsi modelli.
L'assemblea all'unanimità ha deciso di aderire alla proposta di candidare le donne africane al prossimo Nobel per la Pace.
Inoltre sarà stilato un documento dove tutte le associazioni daranno il proprio contributo affinché siano adottate adeguate politiche per il percorso di pace sociale che si intende far intraprendere questo territorio.
 

 

 

 

  
 

 
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