No alla violenza sulle donne

 
Il flash mob in piazza
Il flash mob in piazza

Una piazza colorata di rosso e dall'entusiasmo dei giovani crotonesi per dire No alla violenza sulle donne.
Erano in centinaia i ragazzi delle scuole crotonesi con maglie e fiocchi di colore rosso che hanno partecipato, questa mattina, al flash mob per direbasta alla violenza contro le donne realizzato a cura della Cooperativa Noemi, con la partecipazione del Comune di Crotone in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
Dopo il minuto di silenzio per ricordare tutte le vittime della violenza maschile i ragazzi hanno dato vita ad un ballo ritmato che ha coinvolto tantissimi cittadini che hanno lungamente applaudito questo semplice ma sentito pensiero da parte dei ragazzi delle scuole crotonesi.
Poi i ragazzi appartenenti al Liceo Classico "Pitagora", la Liceo Pedagogico "Gravina", all'Itis "Donegani" e all'ITC "Lucifero" hanno affollato la Sala Consiliare ospitati dall'assessore alle Pari Opportunità del Comune Anna Curatola che ha voluto incontrarli per ringraziarli dell'iniziativa e per un approfondimento sulla piaga del femminicidio e della violenza contro le donne.
Con la vice sindaco ed assessore alle Pari Opportunità Anna Curatola era presente l'assessore alle Politiche Sociali Filippo Esposito.
L'occasione dell'incontro con i ragazzi è stata anche opportuna per presentare le conclusioni del programma "Udite Agar" - Centro Antiviolenza promosso dalla Cooperativa Sociale Noemi con la collaborazione del Comune di Crotone, della Regione e dell'Arcidiocesi di Crotone e che ha visto, tra l'altro incontri proprio con i ragazzi delle scuole crotonesi perché l'obiettivo del progetto era anche quello di sensibilizzare le giovani generazioni sul tema.
E' stata Suor Michela Marchetti della Cooperativa Noemi che insieme alle operatrici ha illustrato le finalità del Centro Antiviolenza che prevedono tra l'altro l'accoglimento della domanda di aiuto di donne in difficoltà, la prima accoglienza e ascolto della situazione.
Successivamente è prevista l'elaborazione di percorsi individualizzati e si sviluppano interventi volti all'elaborazione di percorsi personalizzati che comprendono anche il sostegno psicologico ma anche un supporto legale capace di facilitare quei percorsi di risoluzione della situazione di disagio.
Poi la parola è passata a loro, ai ragazzi: "la giornata di oggi ed il progetto serve a sensibilizzare anche noi donne, a farci capire che esiste quel mondo violento che crediamo non ci appartenga, che sia lontano da noi". Ed ancora: "l'invito è anche agli uomini, a porre maggiore attenzione a questa giornata perché è anche da loro che deve partire il cambiamento".
"Il cambiamento si può realizzare solo valorizzando la figura della donna, la società deve aprirsi a questa realtà".
"Il femminicidio è un orrendo termine. Fa piangere. Fa piangere per la crudeltà, per l'arroganza, per la miseria morale di un uomo che fa del male alla sua donna".
"Non è un vero uomo chi picchia la sua donna". "Non è un vero uomo colui che trae forza dalla debolezza fisica della sua compagna".
Ed un frase che è la sintesi della giornata: "c'è un momento che devi decidere: o sei la principessa che aspetta di essere salvata o sei la guerriera che vuole salvarsi. Noi abbiamo già scelto: ci salviamo perché siamo uniti,  perché siamo forti".
 
 
 

 
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