Una "divisa" amata

 
Un momento della cerimonia
Un momento della cerimonia

Non è stata scelta a caso dal Comune di Crotone la data del 25 aprile, anniversario della Liberazione, per intitolare una via cittadina alla memoria del sottufficiale dell'arma dei Carabinieri Silvio Carpino.
I Carabinieri durante la Resistenza e la Liberazione ebbero un ruolo importante e sono tante le figure nobili ed eroiche che si distinsero in quel periodo come, ad esempio, quella di Salvo D'Acquisto.
L'intitolazione a Silvio Carpino nato a Lappano (CS) il 21 gennaio 1908 e deceduto a Crotone il 5 aprile 1998 oltre al riconoscimento alla figura di questo pluridecorato sottufficiale ha voluto essere come ha detto il sindaco Peppino Vallone "il ringraziamento ad un arma popolare ed amata dalla gente"
La via intitolata Silvio Carpino si trova nel tratto di strada della già Via Cutro, compreso tra via XXV aprile e Corso Mazzini.
La targa marmorea è stata scoperta dal sindaco Vallone e dall'emozionato e commosso  Salvatore Carpino, figlio di questo bravo militare e cittadino la cui esistenza è legata alla storia dell'arma dei Carabinieri nella città di Crotone.
Erano presenti, tra gli altri, il vice sindaco Anna Curatola, i consiglieri comunali Manuela Cimino, Vincenzo Camposano, Fabrizio Meo e Domenico Panucci, Don Ezio Limina, il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri Francesco Iacono e rappresentanze di associazioni combattentistiche.
Silvio Carpino è stato insignito della Croce al merito di guerra, della Croce d'argento per anzianità di servizio militare, della Croce d'argento con stelletta e della onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.
Da oggi una via lo ricorda per sempre, soprattutto ai più giovani, come esempio e punto di riferimento.
Un simbolo tangibile e visibile, a ricordo dell'alto senso del dovere e dell'attaccamento all'arma ed alla città di Silvio Carpino.
Salvatore Carpino non ha nascosto la sua commozione ed ha voluto ringraziare il sindaco e la città di Crotone per aver voluto onorare la memoria del padre: "era un carabiniere" ha detto ed in queste parole è racchiuso l'orgoglio dell'appartenenza ad una divisa amata e rispettata da tutti.

 
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