Al primo posto i cittadini

 
Un momento dell'intervento
Un momento dell'intervento

L'intervento integrale del sindaco Pugliese all'iniziativa "Cantiere Crotone - Rapporto alla Città"
Questa è Crotone, una città bella, attraente, accogliente, affascinante...
Care amiche e cari amici, questa iniziativa, che svolgiamo sotto il titolo "Cantiere Crotone - Rapporto alla città", può sembrare una iniziativa insolita.
In realtà,la riteniamo particolarmente significativa, e avremmo voluto e dovuto svolgerla al compimento di un anno di questa esperienza amministrativa e pensiamo, d'ora in poi, di realizzarla con cadenza annuale.
Questo perché abbiamo il dovere di far conoscere direttamente a tutti i cittadini il lavoro che abbiamo compiuto, i problemi che stiamo incontrando e le cose, le tante cose, che sono in cantiere.
Facciamo questo, intanto, per evitare che, dentro e fuori l'istituzione comunale, il dibattito e il confronto ripieghi su questioni futili e magari pretestuose.
In secondo luogo, perché riteniamo che il lavoro svolto venga puntualmente oscurato da una platea di soggetti che ce la mettono tutta, così come hanno cercato di fare finora, per ridurre e negare la carica innovativa che ha avuto e continua ad avere la nostra esperienza al governo della città.
Questa minoranza di soggetti, così facendo, si muove, anche inconsapevolmente, contro e non a favoredegli interessi di Crotone.
Una città la nostra che, per molti aspetti rimane,ancora e purtroppo, sovraccarica di tanti improduttivi fardelli che nella sua storia ne hanno ostacolato ogni tentativo di crescita e sviluppo, crescita e sviluppo che questa città, invece, può ottenere e merita per i suoi requisiti, per le sue caratteristiche, e per le tante opportunità che nei decenni trascorsi le sono state negate.
Abbiamo chiuso una pagina negativa della storia di Crotone e stiamo realizzando un punto di svolta e di cambiamento radicale.
Niente! niente potrà essere più come prima!
Tutto è stato e dovrà essere improntato ed ispirato a criteri di trasparenza e di produttività, che dovranno essere la fonte principale di ispirazione da parte di chiunque svolge funzioni istituzionali e pubbliche ma anche da tutti coloro i quali svolgono uncompito di rappresentanza all'interno del sistema Crotone.
Questa è la nuova bussola che orienta il nostro impegno politico e istituzionale.
Chiunque osservi questi diciotto mesi trascorsi, e lo fa con animo sereno e sincero, non può che riconoscere che abbiamo subito di tutto e di più, come se la condizione di gravissimo disagio della città, conseguenza di decenni di inattività, fosse una nostra responsabilità.
C'è di più.
In questi mesi non si sono nemmeno evidenziati tutti gli elementi di innovazione che abbiamo principiato con la nostra esperienza.
Per esempio, nei primi giorni di ottobre, questa amministrazione si è distinta per attività innovative che non hanno nulla di straordinario e che, però, tuttavia, assumono caratteri oserei dire rivoluzionari.
Abbiamo lavorato affinché la refezione e il trasporto scolastico cominciassero, per la prima volta e dopo decenni, quasi in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico, e ci siamo riusciti!
Ma una notizia del genere finisce in decima pagina, quasi come se non interessasse a nessuno, quasi come se i crotonesi, le famiglie crotonesi, fossero solo concentratesulle schermaglie politiche e non sulla propria vita quotidiana.
Prima vengono i cittadini, i cittadini e non invece le scaramucce, i retroscena, le manovre.
Prima di tutto e prima di ogni altra cosa i cittadini.
Questo è il nostro tratto distintivo.
Ai cittadini non interessano le beghe di palazzo, che, per altri, invece, sembrano essere una droga, che alimenta una parte minoritaria dell'opinione pubblica, che deve invece saper separare i fatti dalle opinioni.
Le opinioni appartengono alla libertà di ognuno, sono sempre legittime e rispettabili, ma i fatti, invece, sono incontestabili e non possono essere sopraffatti e negati dalle opinioni.
Ci sarebbe piaciuto ricevere una sana critica, per analizzare il nostro andamentoed,eventualmente, correggere il tiro.
Non ci saremmo offesi, anzi...
Invece abbiamo subito una continua provocazione, a cui non abbiamo prestato il fianco, e molto spesso nemmeno l'orecchio, perché impegnati a fare e a cercare di dare risposte alla città.
Perché, come ho già detto, prima di ogni altra cosa viene il cittadino.
Penso sia incontestabile affermare che la città, che abbiamo preso in mano su mandato del voto popolare, era una città segnata da gravi malattie, una città disordinata e trasandata, capovolta e immersa nel caos in ogni suo aspetto della vita quotidiana, ripiegata su sé stessa e abbruttita anche nelle sue aspirazioni.
Questa è la fotografia della città che tutti hanno avuto sotto gli occhi in questi lunghi anni.
Per questo ci siamo immediatamente dati da fare, senza perdere nemmeno un minuto, senza tralasciare nulla.
Il nostro primo atto è stato quello di ridurre il numero delle Commissioni consiliari da sette a quattro, per onorare l'impegno che LaProssimaCrotone aveva assunto solennemente al cospetto dei cittadini elettori.
Obiettivo che è stato raggiunto e che non riguarda solo una semplice questione di riordino del funzionamento dell'Istituzione comunale ma, in particolar modo, una questione che realizza maggiore trasparenza, maggiore efficacia ed un miglior funzionamento del lavoro delle stesse commissioni.
E nonostante si siano ridotte le commissioni, è aumentata l'attività del Consiglio comunale.
Incredibile ma vero!
Sul piano operativo, in primo luogo, abbiamo affrontato l'emergenza stadio.
Ve la ricordate? Oppure è stata già dimenticata?
Abbiamo, così, consentito, in tempi record, al Crotone di giocare la Serie A, a Crotone, e non fuori e lontano da Crotone e dagli affetti dei suoi straordinari tifosi.
Contemporaneamente, abbiamo dovuto lavorare per evitare lo sversamento di fogne amare, che da anni, e sempre nel periodo estivo, torturava la città di Crotone ed il suo bene più prezioso.
E così abbiamo fatto, anche quest'anno, in cui non una goccia di fogna è finita a mare, e così faremo negli anni futuri, sperando che non ci siano più atti di sabotaggio come quelli avvenuti quest'estate, che sono stati prontamente scongiurati.
Nello stesso tempo abbiamo avviato i lavori sul depuratore cittadino, da anni drammaticamente fermo, e che presto tornerà alla sua piena funzionalità.
Parallelamente abbiamo iniziato i lavori peril collettamento con il depuratore del Consorzioindustriale, avviando, in tal modo, la definitiva soluzione di un problema atavico di questa città, agendosulle fogne e sul sistema di depurazione delle acque.
Uno dei primi quartieri di cui ci siamo occupati è stato Fondo Gesù.
Questa giunta è nata il 4 luglio del 2016, ed in meno di due mesi abbiamo presentato un progetto di riqualificazione urbana delle periferie, partecipando ad un bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Vi ricordate?
Bene! Quel progetto, non solo si è classificato primo tra le città calabresi, ma è stato finanziato, e il presidente del Consiglio, Gentiloni ha annunciato che la firma della convenzione avverrà il 18 dicembre.
Abbiamo ereditato una Crotone che pagava bollette energetiche di importi stratosferici, e abbiamo prontamente predisposto e varato un progetto che prevede l'efficientamento energetico di tutta l'illuminazione pubblica, che ci consentirà di ottenere un impianto più moderno e molto meno oneroso, con un risparmio consistente.
Abbiamo trovato un Comune con tre bilanci da approvare, tra consuntivo e preventivo, atti che, in precedenza, venivano sempre compiuti fuori dai termini di legge e sotto diffida della prefettura, e con un buco di bilancio di più di 6 milioni di euro.
Ci siamo voluti dare un obiettivo che abbiamo già raggiunto con il primo anno di vita di questa amministrazione: approvare il bilancio di previsione entro i termini previstidalla legge, il 31 marzo, e cominciando così a mettere ordine nei conti.
E questo è un primo elemento che ci consente di parlaredella drammatica situazione nella quale versada anni la struttura burocratica ed organizzativa del Comune di Crotone, ovvero le gambe sulle quali dovrebbero viaggiare speditamente tutte le politiche e le attività di servizio che fanno capo al Comune.
Un autentico disastro.
In tutti questi anni, si è lasciata consumare e pressoché distruggere, rendendola sempre più inefficiente, una macchina burocratica che dovrebbe avere a disposizione almeno quattrocento unità lavorative ed invece ne conta appena solo duecentoquaranta e fra l'altro oltre centoventi di quelli attualmente in servizio andranno in pensione nel prossimo anno e mezzo.
La verità è che si è fatto cassa a discapito dell'occupazione e della funzionalità dell'ente, e si è reso il Comune una entità impossibilitata ad esercitare una adeguata funzione di servizio ai cittadini.
Finalmente.. e finalmente... non solo la Polizia municipale ha un nuovo, giovane e bravo comandante, ma oggi anche il Comune può contare su due nuovi dirigenti altrettanto bravi e anch'essi giovani.
Con enorme fatica, siamo fortemente impegnatia realizzare unanuova e più efficiente organizzazione comunale, quanto mai necessaria per il futuro di questa città.
Stiamo lavorando per dotare Crotone, per almeno i prossimi venticinque anni, di una motivata, competente, innovata e rinnovata macchina comunale, orientata non a servire sé stessa ma a servire la città e i cittadini.
È stato questo uno dei principali obiettivi, nella piena consapevolezza che "senza gambe"adeguate Crotone non potrà andare da nessuna parte.
In questo senso si spiega l'acquisizione di Crotone Sviluppo, una struttura di elevati contenuti professionali, che ci serve come il pane per rafforzare la qualità progettuale dell'amministrazione.
Vorrei, inoltre, ricordare i continui sbarchi che si sono verificati sul porto di Crotone, le centinaia e centinaia di migranti sbarcati, di cui una larga fetta, in quanto minori non accompagnati, vengono affidati direttamente alla responsabilità e alla curatela del sindaco di Crotone.
Ci siamo dovuti ingegnare, giorno dopo giorno, per lunghi giorni e per tante settimane, a trovare soluzioni di accoglienza a tanti bambini e tanti ragazzi, per non venire meno al dovere civico, morale e umano di caratterizzare la grande generosità della città di Crotone, che oggi viene portata come esempio, silenziosamente, ed io ne vado fiero.
Ed insieme a me devono sentirsi orgogliosi tutti i crotonesi perché, senza allarmi e trambusti, si èriusciti ad accogliere dignitosamente così tanti bambini.
E quando pensiamo all'accoglienza non ci concentriamo soltanto sul dovere morale di ospitare i disperati che arrivano dal mare, ma anche al turismo e alle nostre spiagge, soprattutto queste ultime che costituiscono la nostra grande ricchezza e devono essere accoglienti e alla portata di tutti.
Ecco perché abbiamo introdotto innovazione anche in questo campo con l'installazione di torrette di salvataggio ed un servizio di bagnini per le spiagge libere, ed in più un'area attrezzata per i portatori di handicap.
Sulle Politiche sociali, e cioè quegli interventi rivolti alle fasce, purtroppo ampie nella nostra città, che vivono una condizione di grave disagio economico e di sofferenza, abbiamo dedicato risorse proprie del Comune, e a queste abbiamo avuto la capacità di aggiungere consistenti risorse provenienti dall'Unione Europea, dal Governo e dalla Regione Calabria.
Siamo pronti a partire con il progetto SIA, un progetto a sostegno di centinaia di famiglie crotonesi, alle quali sarà erogato non solo un sussidio economico, ma anche interventi mirati a realizzare un processo di inclusione sociale.
Stiamo facendo partire, nei prossimi giorni, un progetto sperimentale che riguarda i ragazzi della nostra città affetti da sindrome di Down, che potranno fare una prima esperienza lavorativa presso le aziende crotonesi, con il sostegno economico totalmente a carico del Comune.
Inoltre, a breve, partirà un altro progetto, anch'esso sperimentale e innovativo, denominato "Cantieri Sociali", che impegnerà per un anno, suddiviso in due semestri, sessanta crotonesi che riceveranno un dignitoso sostegno economico per svolgere attività di utilità pubblica.
Saranno coinvolti fasce del mercato del lavoro particolarmente disagiate, da lungo tempo disoccupate e con redditi sotto la soglia di povertà.
Questo progetto evidenzia come la nostra attenzione verso i cosiddetti "ultimi" non è fuori dalla nostra agenda di governo, ma anzi ne costituisce una assoluta priorità.
Abbiamo fatto tutto questo senza che nessuno se ne accorgesse.
Così come sembra che nessuno si sia accorto che la città di Crotone ha ricominciato, dopo tanti anni, a fare promozione turistica, e i risultati riguardanti le nuove presenze turistiche, parlano da soli.
Lo abbiamo fatto creando un brand per la città di Pitagorae facendo tornare il nostro porto nella più grande fiera croceristica d'Europa, aumentando il numero degli scali già dal 2018, e, soprattutto, creando eventi che hanno fatto parlare di questa città, come il Capodanno in piazza o i concerti di grandi nomi della musica italianache finalmente, e dopo tanti anni, sono ritornati a Crotone.
E non è mancato il nostro supporto ai grandi eventi sportivi, perché Crotone non è la città dello sport, non di un solo sport, ma dello sport in tutte le sue discipline.
Ma per trasformare Crotone in una città turistica non possiamo non pensare alla sua curatela a partire dal decoro e dalla pulizia per finire alla gestione dei rifiuti.
Lo dico senza problemi e senza paura di essere smentito.
La città è molto più pulita di prima, certo... non è ancora come la vorremmo, ma ci stiamo lavorando, studiando i punti critici e trovando le giuste soluzioni.
Così come stiamo lavorando sulla raccolta differenziata che altri, prima di noi, hanno annunciato più e più volte dimenticando, però, di dotare dei dovuti mezzi e dei necessari strumenti la nostra partecipata Akrea.
Per questo ci siamo dotati, per la prima volta nella storia di questa città, del Piano Comunale dei Rifiuti che prevede anche il servizio di raccolta differenziata.
Perché per poter fare la "differenziata"è necessario fare di più a partire da Akrea che è sottoposta, proprio in questi giorni, ad una vigorosa opera di riorganizzazione aziendale.
C'è bisogno di piattaforme di conferimento che non a Crotone, ma in Calabria mancano, e la cui assenza manda troppo spesso in crisi l'intero sistema regionale e dunque anche il nostro.
Naturalmente, non è solo su questo che abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere.
Lo abbiamo fatto tutti. Senza eccezione alcuna.
Il sottoscritto, la giunta, l'ottimo presidente del Consiglio, i nostri bravi consiglieri comunali, i dirigenti e i militanti de La Prossima Crotone, e devo dire anche con l'ausilio e l'apporto, importante, di tutte le rappresentanze degli interessi presenti in questa nostra comunità.
Questi argomenti, che ho semplicemente accennato, e di cui ho fatto un riassunto veloce e non certo esaustivo, costituiscono solo una piccola parte dell'attività che abbiamo svolto.
In questi diciotto mesi abbiamo svolto tanti altri compiti e abbiamo realizzato tante altre attività che non sono da meno per importanza e per la ricaduta diretta sulla vita dei nostri cittadini.
Care amiche e cari amici,siamo tutti consapevoli della grave situazione economica e sociale in cui versa da tempo la nostra città.
Siamo consapevolidellostato di difficoltà che vivono le nostre imprese, del disagio profondo e doloroso vissuto dai nostri lavoratori e dai tanti, troppi, disoccupati, in particolar modo ragazzi e ragazze.
Molte volte, molte volte sento dire, con una infelice espressione, che Crotone è una "città morta", morta da tempo.
Solitamente, e direi anche di nascosto, mi permetto di fare gli scongiuri.
Non credoe non voglio credere a questa tesi che suona come una condanna per tutti noi.
Noi ce la stiamo mettendo tutta per reagire ad una situazione che è difficile e drammatica, che, in apparenza, sembra non avere vie d'uscita, e per questo destinata alla rassegnazione.
No! No! No e No! e ancora no!
Adesso io so, so cose di cui non avevo consapevolezza da semplice cittadino.
Crotone hatante opportunità che spetta a noi tradurre in futuro e in prospettive di sviluppo e di rinascita.
E noi su questo stiamo facendo sforzi immani, senza risparmiarci, compiendo un andirivieni continuotra Catanzaro e Roma, tra Roma e Catanzaro.
Perché non vogliamo, nel modo più assoluto e categorico, che ancora una volta le nostre opportunità, le nostre chance, che sono tante, possano essere sprecate proprio da una insufficiente consapevolezza dei crotonesi.
Siamo chiamati "tutti" a fare la nostra parte.
Siamo chiamati tutti a concorrere a realizzare questa prospettiva, senza eccezione alcuna, riducendo le ragioni che ci dividono e rafforzando, invece, le tante ragioni che ci possono unire e spingerci a fare squadra.
Questo, questo è lo sforzo corale che dobbiamo compiere.
Con questo spirito e questo animo abbiamo affrontato in primo luogo il problema dei problemi: la bonifica delle ex aree industriali, ormai conurbate alla città di Crotone.
Abbiamo sottoscritto un accordo al ministero dell'Ambiente, e nelle prossime settimane saranno avviate le prime attività, a partire dalPiano operativo di bonifica.
I cittadini possono stare tranquilli!
I veleni non resteranno dentro le mura della città di Crotone.
Il morto non sarà nascosto sotto il letto e nemmeno seppellito in casa.
I veleni saranno portati fuori e lontano da Crotone.
È stata da sempre la nostra tesi e su questo abbiamo raggiunto un successo innegabile, facendo squadra con tutte le istituzioni, anche con chi non la pensava come noi.
È un tema, questo, che caratterizzerà il futuro, non solo economico, ma anche ambientale, sociale, professionale e culturale della nostra città.
È un vero e proprio cambio di passo, un innegabile punto di svolta, e lo sarà anche di più perché noi non ci sentiamo appagati. Non abbiamo raggiunto ancora il traguardo.
Abbiamo aperto il confronto sull'utilizzazione di quelle aree dopo la bonifica e della incidenza che quelle aree, restituite alla città, dovranno avere sui processi di sviluppo.
Su questo non mi dilungo, ne parleremo più approfonditamente in appositi incontri pubblici.
Una cosa, però, consentitemi di sottolinearla: qualcuno ci ha sempre descritti come emarginati, isolati, eppure vi ho appena dimostrato il contrario.
Questa amministrazione ha saputo creare sinergie istituzionali con tutti, dalla Prefettura al Governo, dalla Procura alla Regione. Sinergie che si sono sviluppate sempre e solo sul merito delle questioni, così come è avvenuto sulla bonifica.
Per questo voglio esprimere un sincero ringraziamento a tutti, ma consentitimi di sottolineare in particolar modo l'impegno profuso dal Procuratore generale, dottor GiuseppeCapoccia che ha avuto un importante ruolo di spinta e di sollecitazione sulla annosa vicenda della Bonifica.
La nostra non è stata una strategia portata avanti con gli occhi bendati e nemmeno a tentoni.
Siamo stati lucidi sin da quando i cittadini ci hanno dato l'onore, con il loro voto, di amministrare la città di Crotone.
Abbiamo, poi, agito affinché venisse nominato da parte del governo il Commissario per la gestione e l'utilizzazione del risarcimento Eni, che ammonta a settantuno milioni di euro, disposto dal Tribunale di Milano nel lontano 2012.
È stata nominata la dottoressa Elisabetta Belli che ha avuto, anche, affidato il compito, per decreto ministeriale, di facilitatrice del processo di bonifica.
Con lei, in questi pochi mesi, abbiamo fatto un ottimo lavoro, non solo sulla bonifica, ma anche sui cantieri da aprire per l'utilizzazione dei 71 milioni di euro.
Grazie Elisabetta, grazie di cuore.
Riporteremo a nuova vita la scuola Alcmeone di San Francesco.
Abbiamo suggerito che una parte di questo finanziamento, dovrà riguardare anche attività di riqualificazione di importanti pezzi della città, in particolar modo quelle aree coincidenti con gli interventi previsti per l'Antica Kroton.
Agiremo nella zona divia Acquabona, nella quale si tratterà di realizzare un intervento ambientale e sociale e di recupero e valorizzazione della cittadella degli studie agiremo sull'intera area che comprenderà anche e per intero via Mario Nicoletta, per un radicale processo di rigenerazione urbana.
Facciamo questo perché non vogliamo più vedere i fuochi d'artificio, e voi capite a cosa mi riferisco, fuochi d'artificio di nessun tipo e di nessun colore se non quelli festosamente lanciati inoccasione del rientro in città della Madonna di Capo Colonna.
E poi Parco Pignera, che diventerà un polmone verde attrezzato al servizio della città e di supporto alle attività culturali e turistiche.
Si interverrà sulla messa in sicurezza della strada per Capo Colonna per meglio collegare la città al parco archeologico e alla sua millenaria storia.
Già..............l'Antica Kroton......... 61 milioni e ottocentomila euro dedicati a Crotone, che dopo un lungo lavoro, stiamo portando a completamento l'accordo che dà concretamente e per davvero l'avvio alla cantierizzazione del progetto.
Un obiettivo raggiunto grazie al poderoso ed infaticabile impegno messo in campo direttamente dal presidente Oliverio, che in queste ultime settimane ha saputo dare straordinaria velocità e concretezza ad un progetto che rischiava di ammuffire nei polverosi archivi della Regione.
Bisogna riconoscerlo, senza se, senza ma e senza infingimenti, ma con estrema e palese sincerità, la dedizione e la particolare attenzione che ha avuto il presidente Oliverio, sull'Antica Kroton è veramente ammirevole, e voglio renderne atto pubblicamente e a voce alta a nome di tutti i crotonesi.
Finalmente, dopo anni in cui si è semplicemente parlato di questo straordinario intervento, ora,siamo ad un punto di svolta.
E per noi questo un fiore all'occhiello.
Le straordinarie risorse archeologiche possedute dalla città di Crotone, sono uniche in tutta Europa.
E questo patrimonio non poteva più restare ignorato ed inutilizzato, ma la sua emersione, fruizione e valorizzazione deve costituire il motore di una nuova e feconda storia di sviluppo della nostra città.
Grazie Presidente!
E non dobbiamo dirti grazie solo per l'Antica Kroton, ma anche per i tanti interventi che hai voluto recuperare, accelerare e assicurare alla disponibilità della nostra città.
Mi riferisco alle risorse pari a 3.948.000 per il completamento del teatro comunale,un'opera incompiuta, una vera ferita al cuore e alle tradizioni culturali della nostra città.
Grazie a queste risorse, proprio in queste ore assegnate a Crotone, con atti ufficiali e non con promesse e nemmeno con chiacchiere, finalmente la nostra città potrà avere il suo teatro.
E c'è di più!
Con le stesse modalità, con le stesse certezze, e con la stessa rapidità, anche qui con atti ufficiali, hai assicurato la immediata utilizzazione dei 3 milioni di euro necessari per il prolungamento del nostro bellissimo lungomare che si estenderà fino alla Costa Tiziana.
E non finisce qui!
Sei riuscito, e non posso che esprimere un grazie grande, quanto una casa, e un abbraccio affettuoso, a sbloccare molti fondi incagliati da lungo tempo, destinati a riparare e proteggere la città dopo il doloroso evento dell'alluvione del 96, che riguardano il cosiddetto "Piano Versace".
E si è andati oltre, sbloccando anche le cospicue risorse finanziarie per realizzare, finalmente, quelle vasche di laminazione a Papanice e nell'aria di Farina.
Con questi interventi Crotone potrà sentirsi più sicura e tranquilla.
Ed incredibile ma vero, c'è altro ancora e di più, ma non voglio rubarti l'intervento, caro Mario, ma voglio sottolinearlo perché noi sappiamo dare sempre "a Cesare quel che è di Cesare", e sappiamo dare a Mario quello che è di Mario.
Ecco, cari concittadini, il lavoro che abbiamo compiuto in stretta e forte sinergia con la Regione, senza risparmiarci.
Tutto questo l'abbiamo fatto a riflettori spenti, perché noi non siamo l'amministrazione degli annunci, ma voglio ribadire un'altra volta, come tante volte ho già fatto, noi siamo l'amministrazione del fare.
E tutto questo è stato portato avanti, dentro una rigorosa impostazione, una visione d'insieme dei tanti e gravosi problemi che questa città deve affrontare per riprendere il cammino della crescita e dello sviluppo.
Vedete, care amiche e cari amici, bonifica, risarcimento Eni,Antica Kroton, Agenda Urbana e patto di sviluppo per Crotone, inserito nel patto per la Calabria, non sono temi che abbiamo affrontato in separazione tra loro, come se fossero compartimenti stagni, ma sono invece gli ingredienti essenziali di un unico progetto, e di un'unica visione di sviluppo della nostra città.
E anche su questo versante abbiamo fatto innovazione, perché i finanziamenti non si sperperano in mille rivoli, ma si concentrano e soprattutto si sovrappongono con altri piani e progetti, così da amplificarne gli effetti.
Per questo li abbiamo messi in sinergia, legati e interconnessi tra di loro, perché solo così possono produrre e suscitare straordinari esiti che potranno incidere fortemente su un nuovo processo di sviluppo ampio e di respiro europeo.
Anche questo modo di interpretare le politiche di crescita, consentitemelo, costituisce una innovazione, culturale prima di tutto, per una città abituata a tenere le cose in separazione, l'una e l'altra parallele, se non addirittura in contrasto e in contrapposizione tra di loro, con l'unico risultato di non combinare mai nulla.
Ed ora parliamo di quelle tematiche che io ritengo determinati per il nostro futuro e che stanno, più di ogni altra cosa, a cuore ai crotonesi.
Mi riferisco alle due grandi infrastrutture, senza le quali non avremo le gambe per andare lontani.
Sul porto abbiamo le idee chiare.
Abbiamo ottenuto un finanziamento di sette milioni di euro proprio in questi giorni dalla Regione, da dedicare interamente al porto vecchio.
Metteremo, così, in sicurezza il porto vecchio rendendolo adeguato ed idoneo ad un porto turistico.
Il porto industriale, inoltre, ha una stretta correlazione con le attività di bonifica, che dovrebbero suscitare un suo ampliamento e potenziamento in modo tale da trasformarlo in una delle più grandi marinerie d'Italia.
Noi pensiamo che l'economia del mare sia una delle più grandi risorse che Crotone non può più ignorare e mantenere ancora per lungo tempo in uno stato di abbandono.
In questo senso abbiamo chiesto rapidità all'approvazione del Piano RegolatorePortuale, così da rendere disponibile i cospicui finanziamenti previsti per la portualità nel Patto per la Calabria.
E, infine, e per avere una visione ampia e completa del nostro sviluppo urbano, stiamo lavorando speditamente per la definizione del Piano Strategico Comunale, il PSC.
Vorrei ricordare, anche ai sordi che non vogliono sentire, e che si inventano un "nuovo sacco della città", tanto per parlare a vanvera, che a dicembre 2016 abbiamo approvato in Consiglio comunale, la delibera di "Consumo suolo zero", che impedisce,a chiunque,ogni tentativo di violenza e di saccheggio della città.
La bussola del nuovo PSC sarà quella di realizzare interventi di rigenerazione, riqualificazione, ristrutturazione e di miglioramento del nostro patrimonio urbano, ambientale e culturale, così da esaltare le nostre vocazioni di sviluppo.
E in quest'ottica, il porto da solo non basta, se non c'è una visione di rete dell'Intero Sistemadei Trasporti.
Ed in questo senso vanno resi più celeri gli interventi dell'Anas sulla 106, stabiliti in ottocento venti milioni di euro, da spendere sul tratto Sibari - Crotone, definiti in un recente incontro svoltosi presso la Provincia di Crotone, tra il Comune, la Regione e i vertici nazionali dell'Anas.
Riteniamo che queste risorse sianoun primo passo mirato a migliorare la viabilità ionica,le cui condizioni sono realmente disastrose e da terzo mondo, e trattengono un intero territorio inuna condizione di grave e non più sopportabile arretratezza.
Sosteniamo, inoltre, con vigore, la proposta che è stata avanzata da molti Comuni dell'entroterra crotonese e catanzarese, e condivisa dalla stessa Anas, dalla Regione Calabria e dal comune di Crotone che consentirebbe la realizzazione di un percorso stradale a quattro corsie che dal biviodi Passovecchio si collegherebbe all'attuale 106 dalle parti di Cropani marina, ottenendo, così, una notevole riduzione dei tempi di percorrenza tra Crotone e Catanzaro, e nello stesso tempo l'attuale 106 potrebbe diventare l'infrastruttura viaria turistica, che si libererebbe in tal modo del sovraffollamento che registra nei periodi estivi.
Diamo, poi, un giudizio positivo sugli interventi programmati dalla Regione Calabria in accordo con Rete Ferroviaria Italiana sulla linea ionica, in particolar modo a quelli sul tratto Catanzaro Lido,Sibari, per un importo di 540 milioni di euro.
I lavori sono già iniziati nella tratta Catanzaro lido Crotone e dovrebbero concludersi nei prossimi tre anni così da rendere possibile un ammodernamento della nostra rete ferroviaria da equipararsi ad una metropolitana, veloce, leggera, e di superficie.
È d'obbligo a questo punto, affrontare il tema che ha destato e ancora desta maggiore apprensione e preoccupazione ai crotonesi e a tutti i cittadini dell'intera fascia ionica della Calabria: l'aeroporto dello Ionio.
In primo luogo voglio dire che in tutti questi mesi è stato l'assillo principale e l'impegno prioritario sul quale abbiamo dedicato ogni nostro sforzo di analisi, ideazionee dedicato ogni possibile risorsa a nostra disposizione.
Non c'è bisogno di fare la cronistoria non servirebbe molto in questa circostanza, cronistoria che voi, tra l'altro, conoscete bene.
L'aeroporto, ora, è riaperto, ogni attività è stata compiuta. Si volerà, in ritardo, ma si volerà da gennaio.
Da questo momento il nostro compito, che svolgeremo con estrema diligenza, accortezza e puntigliosità, come abbiamo sempre fatto, sarà quello di vigilare affinché al nostro aeroporto sia garantita una piena operativa, che deve assicurare continuità di voli senza riduzioni e senza limitazioni temporali.
Non ci stancheremo mai di ricordare a Sacal che deve investire sul nostro aeroporto e avere un piano industriale solido e chiaro che parli di sviluppo e crescita e non di temporanee aperture o limitata sopravvivenza.
Un compito questo che potrà essere svolto al meglio se amministrazione comunale e cittadinanza useranno lo stesso linguaggio abbandonando le inutili polemiche che, mai come in questo caso, non servono a nulla.
Cari concittadini, voi mi consentirete di rivolgermi nuovamente, in questa parte conclusiva, al presidente Mario Oliveiro, che ci ha voluto omaggiare ed onorare della sua partecipazione e presenza a questa nostra iniziativa.
Lo voglio ringraziare di vero cuore, perché considero la sua presenza come un segno di grande rispetto e di amicizia nei confronti dell'intera comunità crotonese.
Caro presidente, nei mesi passati, ci siamo osservati vicendevolmente, lo abbiamo fatto tenendoci lontani e distanti, immaginando, forse sbagliando, una sorta di pregiudiziale incomprensione.
Poi abbiamo iniziato a confrontarci, a dialogare e discutere, tante volte e in tante occasioni, sempre più spesso negli ultimi mesi, sui tanti problemi presenti nella città di Crotone e nel suo sistema territoriale.
Ho la presunzione di ritenere che abbiamo scoperto, vicendevolmente, di essere ispirati da una comune vocazione e di avere un condiviso desiderio: quello di lavorare in stretta sinergia per affrontare, insieme e di petto, le tante emergenze e le tante opportunità e prospettive che ha questa città.
Questo ci ha consentito, in questi giorni, di far maturare e trasformare le opportunità in concrete occasioni di sviluppo.
È la strada che la nostra consigliera regionale, Flora Sculco, unica rappresentante di questo territorio nel Consiglio regionale, ci ha sempre indicato.
La sua presenza e il suo ruolo è stato fondamentale, ancor prima di questa esperienza amministrativa, lei ha saputo tenere alta la bandiera degli interessi della nostra città e dell'intera provincia crotonese.
Per noi tutti è stata la madrina di questa esperienza e di tutto questo lavoro e noi siamo fieri dell'importantissima funzione e del ruolo che ha saputo svolgere in questi tre anni di legislatura regionale.
Il suo dinamismo è una marcia in più.
Per alcuni versi si può dire, se mi è consentito, che su Crotone e per Crotone stiamo sperimentando una sapiente e innovativa modalità di dialogo, che sa mettere insieme istituzioni e responsabilità di diverso livello, dedicate a promuovere crescita, emancipazione e sviluppo per il nostro intero sistema territoriale. E per tutta la Calabria.
Ho capito, caro Mario e cara Flora, e credo di non aver sbagliato, che vogliamo insieme dimostrare che, anche in una terra difficile come questa, lo sviluppo è possibile.
Non è una chimera!
Non è una favola e nemmeno un sogno irrealizzabile!
Ma può essere una concreta realtà quando appunto si realizzano le condizioni, le sinergie, la concordia, la collaborazione come noi abbiamo già fatto e come abbiamo voglia di continuare a fare.
Lealmente, alla luce del sole, senza fronzoli e senza secondi fini, ma solo per l'esclusivo bene dei nostri territori e della Calabria.
Di questo, caro presidente, voglio ancor di più ringraziarti, ancora una volta e nuovamente, e a nome di tutti i cittadini di Crotone.
Grazie caro Mario.
Così come voglio tornare a ringraziare tutti gli altri autorevoli ospiti che hanno prontamente raccolto l'invito a partecipare a questa nostra iniziativa.
In conclusione, il mio pensiero, non può che essere rivolto a tutti i crotonesi, che hanno salutato con entusiasmo la nascita di questa nostra esperienza, nutrendo grandi aspettative e che, forse, oggi, sono un po' delusi perché non siamo ancora riusciti ad ottenere risultati su tutto e per tutti.
A loro voglio dire...voglio dire che, per tutto ciò che è successo nella nostra storia, Crotone non ha un malanno di stagione, ma, come tutti noi sappiamo e come tutti devono sapere, la nostra città ha attraversato un lunghissimo periodo di recessione, una lunghissima crisi, da cui nessuno può immaginare che si possa uscire con ricette miracolistiche e di effetto immediato o, magari, in così poco tempo.
La cura richiede tempi e terapie adeguati, e soprattutto la cura richiede tanta dedizione, e noi li abbiamo messi in campo, lavorando sulle tante emergenze, collegandole e inquadrandole in una prospettiva di crescita e sviluppo.
Stiamo lavorando per Crotone, e di tutto ciò che ho enunciato stasera, una parte è stata già realizzata, il resto è realmente a portata di mano.
Ma tutto questo... può essere conquistato se ogni crotonese, ogni singolo cittadino di questa città, di qualunque ceto, di qualunque professione, che abiti in centro o in periferia, ovunque esso si trovi, cominci a partecipare e non si limiti a essere un semplice spettatore.
Tutti dobbiamo essere costruttori della rinascita della nostra città.
Tutti dobbiamo essere giocatori di squadra, di un'unica squadra.
Non dividerci e tenerci in separazione, tra di noi, ma semmai riconoscerci e ritrovarci, insieme, verso un impegno comune, una comune visione, un solo obiettivo: far risorgere la città di Crotone.
L'ho detto e ridetto, mille e mille volte, questo deve essere il sentimento di cui ognuno di noi deve dotarsi, se vogliamo per davvero che la nostra stupenda e amata città possa risplendere come merita "la città dei tre millenni".
Noi siamo dedicati a questa missione da mattina a sera, e non siamo avventizi, non siamo part time e nemmeno precari.
E non siamo nemmeno al Comune per trascorrere inutilmente il nostro tempo, avvertiamo piuttosto, ancora oggi e per sempre, il peso della responsabilità che ci avete attribuito con il vostro voto, di amministrare e governare la città di Crotone.
Ed io sono certo, cari concittadini, che, così facendo, insieme, tutti insieme e non da soli, appunto come una squadra, riusciremo a realizzare unasvolta storicaper la nostra città.
È questo un auspicio ed un augurio, ma è anche un sentimento profondo che avverto giornalmente, di amore per Crotonee per tutti i crotonesi.
Prendiamo tutti per mano il futuro di questa città.






















 
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