Perchè?

 
L'atto vandalico
L'atto vandalico

"Convinta che la nostra comunità abbia bisogno della politica del fare, in antitesi a quel del dire e non fare, prima di esprimere il mio pensiero sull'ennesimo atto vandalico, perpetrato a danno dei più deboli, grazie alla sinergia tra l'Assessorato alle Politiche Sociali e l'Assessorato ai Lavori Pubblici, a bbiamo provveduto a ripristinare la funzionalità del lido dei disabili.
Faccio mio un antico aforisma iraniano che recita così:
Son membra d'un corpo solo i figli di Adamo,
da un'unica essenza quel giorno creati.
E se uno tra essi a sventura conduca il destino, per le altre membra non resterà riparo.
A te, che per l'altrui sciagura non provi dolore,
non può esser dato nome di Uomo".
Sono dure le parole di condanna dell'assessore comunale alle Politiche sociali, Alessia Romano, dopo l'ennesimo atto vandalico ai danni di strutture rivolte ai più deboli.
Dopo gli asili, le scuole materne, il gazebo comunale, questa notte le attenzioni dei "soliti e dannosi idioti" si sono spostate sul bagno, montato in spiaggia a supporto del "lido per disabili" inaugurato qualche giorno fa.
"Io non riesco a comprendere - continua la Romano - a chi possa piacere rovinare l'ultima domenica d'agosto a quanti usufruiscono di questa struttura.
Sono fortemente indignata per la continua violazione dei luoghi dedicati alle fasce più fragili, questi luoghi sono patrimonio della collettività e misura di civiltà" conclude l'assessore Romano

 
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