Gaele Covelli è tornato a "casa"

 
Un momento dell'inaugurazione
Un momento dell'inaugurazione

Anche Gaele Covelli torna a casa. Uno dei più grandi artisti crotonesi "accolto" nella sua Crotone grazie all'azione dell'assessorato alla Cultura.
E' stata inaugurata questa sera presso la Casa della Cultura la mostra di Gaele Covelli, volta a promuovere la figura e l'opera di questo importante pittore crotonese distintosi nel panorama artistico nazionale e internazionale.
La mostra, fortemente voluta dall'Assessore Valentina Galdieri, è curata da Melissa Acquesta ed allestita dall'Associazione Asves, in collaborazione con la dirigente del settore Mariateresa Timpano e lo staff dell'Ufficio Cultura composto da Valeria Cassano, Teresa Garrubba, Annalisa Esposito, Antonio Siclari e Silvana Sotira.
Una mostra che ha ricevuto inoltre anche l'alto patrocinio dell'Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, che porta avanti da tempo, contestualmente ad un focus espositivo presso il Museo MARCA, un approfondimento sulle opere del maestro presenti nel capoluogo di regione.
Gaele Covelli, battezzato col nome di Gian Emanuele, nasce a Crotone in Via Suriano (Sezione Pescheria) il 28 maggio 1872 da Leonardo, commerciante, e da Giuseppina De Filippis, figlia di artigiani.
Sin dalla prima età manifesta inclinazione all'arte, improvvisando disegni e schizzi sui muri. A quattordici anni si reca a Napoli, ospite dello zio Vittorio che possiede una fiaschetteria a Capodimonte e che lo avvia agli studi artistici, iscrivendolo nel 1888 all'Istituto di Belle Arti di Napoli, allora presieduto da Filippo Palizzi. Qui, è allievo di importanti maestri del Verismo napoletano. Frequenta per quattro anni il corso inferiore di disegno con lo scultore Stanislao Lista, e avendo ottenuto ottimi risultati, è ammesso alla successiva classe di pittura, dove avrà come maestro il noto Domenico Morelli. In seguito, si trasferisce a Firenze, dove "vive la sua seconda esperienza pittorica" e dove, dopo il primo periodo "morelliano", opererà una fusione tra le tendenze del Verismo napoletano e quelle post-macchiaiole e divisioniste. Vi rimarrà fino alla sua morte, con viaggi frequenti in Italia e in Europa, oltre che nella sua terra.
La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 18 gennaio 2019, si inserisce all'interno del ciclo di eventi espositivi programmato dall'Assessore alla Cultura Valentina Galdieri che ha voluto restituire le collezioni artistiche dell'Ente alla fruizione del pubblico.
Sono esposte otto tele di Gaele Covelli, sette relative alla ritrattistica, una alle tematiche sociali e una al tema di guerra, nonché alcuni tra i documenti originali del Fondo Gaele Covelli (carteggio relativo alla vita e alle opere del maestro, diari privati, fotografie), conservati presso l'Archivio Storico Comunale.
La finalità è che questa mostra diventi occasione per avviare un percorso di ricerca sulla riscoperta di un artista validissimo e affermato sulla scena otto-novencentesca, rappresentante della scuola del Verismo napoletano e dell'ambiente artistico fiorentino, artista forse troppo trascurato finora dalla critica di settore.
Si sta lavorando anche alla realizzazione di una giornata di studi dedicata alla riscoperta del maestro, con la partecipazione degli esperti dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro e dell'Università degli Studi della Calabria.

 
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