La polis si definisce nella sua organizzazione con una costituzione di tipo oligarchico: c'è un Consiglio dei Mille, costituito dagli anziani, che aveva la giurisdizione criminale, tutela della costituzione, poteri decisionali in materia di culti e di costumi, cura dei rapporti con gli stranieri e potere di convocare l'assemblea generale. Il sommo magistrato era probabilmente il prytanis, che certamente rivestiva funzioni sacrali. Il demiurgo, che compare come eponimo (magistrato da cui prendeva il nome l'anno) in una tabella di carattere finanziario, potrebbe avere avuto competenze in campo economico.
570 a.C. circa
Guerra contro Siris. Crotone, alleata a Sibari e Metaponto, si segnala per atti di empietà, trucidando alcuni supplici che si erano rifugiati presso il tempio di Athena. I Crotoniati consultano l'oracolo delfico per espiare il sacrilegio.
560 a.C. circa
Battaglia della Sagra. Secondo il racconto di Strabone (VI, 1,12), sulle rive del fiume Sagra diecimila Locresi con l'aiuto dei Reggini, affrontarono centotrentamila Crotoniati e li vinsero. Gli strateghi dei Crotoniati sono Formione e Leoncini, quest'ultimo ferito, è invitato per responso oracolare nell'isola di Leuke, l' isola di Achille, e qui miracolosamente risanato.
530 a.C. circa
Pitagora arriva a Crotone da Samo. Inizio delle predicazioni e del proselitismo. Predicazioni contro il lusso (anche nei funerali), per la moderazione nei sacrifici e nel lutto. Un tempio alle Muse è dedicato su suo invito ai Crotoniati; la casa di sua figlia è mutata in tempio a Demetra. Le matrone Crotoniati, esortate da Pitagora, dedicano auratae vestes (vesti dorate) ad Hera.
510 a.C.
Conquista di Sibari. L'esercito è guidato dall'olimpionico Milone, cinto delle corone olimpiche, munito di clava e vestito della leontè (pelle leonina) come Eracle. Dopo la vittoria i Crotoniati si danno alla tryphé (lusso): l' arconte passeggia per la città vestito di porpora, cinto di corona d'oro con calzari bianchi ai piedi.
Un passo dello storico Timeo di Tauromenio ci informa che Crotone, dopo la caduta di Sibari, tenta di abbattere la panegyris( la festa) olimpica, istituendo un agone dotato di ricchi premi in denaro. Negli ultimi anni devono essere collocati i moti antipitagorici che fanno capo al nobile Cilone. Motivo principale dei dissidi è la ripartizione delle terre conquistate ai Sibariti e l'ostilità dei ceti popolari contro i Pitagorici. In seguito tali disordini Pitagora lascia Crotone e giunge a Metaponto.