Pagato già un prezzo altissimo

 
Città di Crotone
Città di Crotone

Nel prossimo Consiglio comunale si discuterà del distretto energetico, previsto al terzo punto dell'ordine del giorno.
Inevitabilmente si parlerà di ambiente e salute, e anche per questo motivo, si prevede un Consiglio partecipato e sentito da parte dei cittadini.

La gente è infatti molto preoccupata, tra l'altro, del rischio concreto che possano sorgere altre discariche nel loro territorio, già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale.

Fa specie che a Crotone si discute dell'ennesima discarica mentre l'Unione europea, costantemente, raccomanda, di eliminare le discariche di rifiuti e incoraggiare il riciclo e il riutilizzo.

Secondo la direttiva quadro sui rifiuti, della commissione europea, l'utilizzo di discariche è la scelta di gestione meno auspicabile, da prendersi in considerazione soltanto come soluzione estrema.

Accade quindi che, mentre nel resto del paese le discariche sono andate via via diminuendo (basti pensare che in Emilia Romagna al 2020, ne risultavano dismesse circa 50, per complessivi 4 milioni di metri quadri di territorio) da noi potrebbero aumentare, danneggiando interamente un territorio magnifico e unico che la storia e la natura ci hanno regalato.

Pensiamo, inoltre, all'enorme quantità di suolo che occupano le discariche, e che il nostro territorio, dalle forti valenze paesaggistiche e naturalistiche, oltre che storico- culturali, non può assolutamente consentire.

In un tale quadro è di particolare rilevanza il decreto legislativo 121/2020 [recante “Attuazione della direttiva (UE) 2018/850 che modifica la direttiva 1999/31/CE relativa alla discarica dei rifiuti”] che, in particolare, prevede la progressiva riduzione del ricorso alla discarica fino a raggiungere l'obiettivo di un conferimento non superiore al 10% dei rifiuti urbani al 2035.

In spregio al principio comunitario, in linea con la gerarchia dei rifiuti, che vuole la progressiva eliminazione delle discariche, le cose da noi, purtroppo, appaiono andare diversamente.

Abbiamo pagato un prezzo altissimo allo sviluppo industriale.
Il nostro territorio è ricco di storia e di identità e la difficile sfida, per un risanamento ambientale, si deve giocare puntando sul patrimonio culturale e politiche eco friendly. La questione ambientale è quindi anche questione culturale!

E' necessario sviluppare maggiore coscienza ecologica nel nostro territorio, che necessita di un valido e oramai improcrastinabile progetto di rinascita sostenibile.
Occorre una trasformazione culturale profonda, finalizzata a una maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento della società civile sull'argomento.

In altre parole, l'attenzione all'ambiente deve entrare nel profondo del corpo sociale e la cultura, per i suoi capisaldi educativi, informativi e formativi, sotto tale aspetto, non può che giocare un ruolo determinante, affinchè le sfide ecologiche diventino sempre più parte essenziale del modello di sviluppo e di ripensamento del vivere del nostro territorio.

Nicola Corigliano
Assessore alla Cultura

Crotone, 28 agosto 2023

 
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