Una Crotone meno sola

 
Il sindaco Vallone
Il sindaco Vallone

Il testo dell'intervista realizzata da Matteo Valerio
"Dalla sera alla mattina a seguito dei tagli finanziari operati dal Governo e dall'introduzione di nuove forme di tassazione noi amministratori siamo stati trasformati in esattori dello Stato".
di Matteo Valerio
A dispetto dei tagli ai trasferimenti, Crotone approva un bilancio che riesce a non tagliare i servizi e mantiene una spiccata vocazione di welfare. Il sindaco Peppino Vallone lo spiega in questa intervista, senza tralasciare un difficile passaggio come quello che lo ha portato alle dimissioni, poi ritirate. E adesso avanti tutta su turismo, sviluppo, infrastrutture, lotta alla mafia: per fare di Crotone una città non solo più bella da vivere, ma anche "meno sola".
Spending review, tagli ai trasferimenti, Imu: in questi mesi si chiudono i bilanci, quali effetti delle politiche nazionali sul bilancio di Crotone? Quali rimedi adotterete?
Dalla sera alla mattina a seguito dei tagli finanziari operati dal Governo e dall'introduzione di nuove forme di tassazione noi amministratori siamo stati trasformati in esattori dello Stato. Tuttavia abbiamo cercato di costruire un bilancio con un orientamento prevalentemente di sostegno sociale caratterizzato anche da una razionalizzazione della spesa. Servizi come il trasporto scolastico o la mensa scolastica non sono stati toccati e non abbiamo aumentato le tariffe dei servizi a domanda individuale. Niente aumenti per la Tarsu e la Tosap e quattromila contribuenti appartenenti a famiglie in situazione disagiate saranno completamente esentati dal pagamento di tributi. Analoga scelta sull'Imu, che ribadisco è soltanto una tassa nominalmente comunale: non abbiamo toccato la prima casa e gli esercizi commerciali.
Nelle scorse settimane lei ha annunciato le sue dimissioni: ci spiega i motivi di questa decisione e del conseguente ritiro delle sue dimissioni?
Nel presentare le dimissioni ho voluto dare una scossa a tutte le forze politiche rappresentate nel Consiglio Comunale. Ho chiesto a tutti una maggiore assunzione di responsabilità, a me per primo, rispetto ai problemi, e sono tanti, che investono la città. Il mio messaggio è stato recepito quando la discussione è ritornata in Consiglio Comunale. La presa di coscienza della mia maggioranza mi ha portato al ritiro delle dimissioni.
A fine settembre in Calabria si terrà un Consiglio Nazionale dell'Anci: quali problemi del Mezzogiorno trattare con priorità in quella sede?
A mio avviso sono due i temi cruciali che andrebbero messi in primo piano sul tavolo di discussione. Elementi che, tra l'altro, sono concatenati tra loro: infrastrutture e sviluppo. Il Mezzogiorno deve trovare un nuovo e possibilmente condiviso modello di sviluppo, in grado di valorizzare le realtà produttive ed incentivare la sostenibilità sociale ed ambientale. Il turismo può costituire una leva di questo sviluppo e gli ingredienti non mancano sia per le caratteristiche fisiche dei territori sia per i siti attrattivi di carattere culturale. Ma il tutto è strettamente legato anche al potenziamento delle infrastrutture. Purtroppo la situazione in questo caso è piuttosto preoccupante.
Legalità: dopo la Carta di Lamezia Terme dell'Anci si muove qualcosa in Calabria? Cosa possono fare i sindaci?
Legalità e trasparenza che sono state linee di riferimento dell'azione amministrativa che ha visto il Comune capoluogo capofila per la costituzione della stazione unica appaltante provinciale. Abbiamo aderito alla campagna "Io Denuncio" contro il racket e abbiamo deciso di costituirci parte civile in ogni processo contro la criminalità organizzata. Abbiamo promosso l'iniziativa "Il giovedì dei ragazzi", incontrando gli alunni delle scuole elementari e medie per diffondere la cultura della legalità. Abbiamo  messo in campo la campagna "Cittadino Doc" invitando i cittadini a contribuire contro la piaga dell'evasione fiscale richiedendo sempre la ricevuta fiscale o gli scontrini. Inviandoli al Comune si riceve, per l'appunto, l'attestato di "cittadino doc".
Alla fine del secondo mandato di Vallone, Crotone sarà una città più:
Cominciamo da un meno: Crotone sicuramente sarà una città meno sola. Nel recente passato, prima della mia sindacatura, è come se davanti a questa città fosse stato eretto un muro invisibile. Un isolamento da tutti, dalle istituzioni sovracomunali, dalle parti sociali, dalla gente. Noi abbiamo provato a renderla meno sola intraprendendo la strada del dialogo con tutti. Se un merito alla nostra azione amministrativa vogliamo a scriverlo già da oggi è quello di aver lavorato nella direzione di consolidare e rafforzare la posizione di Crotone all'interno del suo ambito territoriale, amministrativo, economico e ambientale ma anche al di fuori di questo contesto, in ambito regionale e nazionale. Quale città avremo da quattro anni? Se riusciremo, e sono sicuro che con la collaborazione di tutti ci riusciremo, a raccogliere il frutto del lavoro che stiamo mettendo in campo avremo una città migliorata sotto il punto di vista ambientale e della qualità della vita.
L'intervista è consultabile al sito: http://www.anci.it/index.cfm?layout=dettaglio&IdSez=813053&idDett=38505

 
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