Un libro coraggioso

 
Un momento dell'incontro con Gabriella Latini
Un momento dell'incontro con Gabriella Latini

Un libro coraggioso quello della scrittrice Gabriella Latini presentato stamattina nella casa comunale nell'ambito dell'iniziativa "Leggere Insieme" promosso dall'assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Crotone.
A sfogliare le pagine di "Anno Domini 1608", insieme all'autrice, gli alunni dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Guido Donegani" e dell'ITC "Lucifero" accompagnati dalle docenti Maria Ruggiero e Maria Antonia Schirripa.
Ad accoglierli il Vice Sindaco ed Assessore alla Pubblica Istruzione Anna Curatola. "Leggere insieme" è un percorso che l'amministrazione ha messo in campo per stimolarvi a tirare fuori i vostri dubbi ma anche per dare sostegno alla vostra crescita ed alla vostra sete di conoscenza ed oggi incontriamo una autrice ed un libro che ci aiutano in questo cammino" ha detto il vice sindaco Anna Curatola introducendo la giornata.
Un libro coraggioso si è detto "Anno Domini 1608". Coraggioso per l'argomento, la storia della Monaca di Monza; per il confronto con Alessandro Manzoni che di questa storia ne ha parlato nel suo romanzo più famoso "I Promessi Sposi"; per il linguaggio scelto, quello del 1600, attraverso la minuziosa ricerca storica compiuta dall'autrice anche con il supporto dei documenti processuali dell'epoca.
Ma mentre Manzoni rispetto alle vicende della Monaca di Monza fa soltanto intuire, Gabriella Latini con il suo libro apre completamente al lettore le porte sul dramma di una donna costretta a quattordici anni di clausura. Una storia d'amore, ma anche di violenza, di sopraffazione. Una storia che accende una luce sul buio di un secolo.
Gabriella Latini ci presenta la storia di una donna del 1600 ma tuttavia di una donna moderna che ha vissuto con grande dignità un dramma.
Particolare anche il tessuto narrativo: colpi di scena, testimonianze inedite, ritratti di personaggi realmente esistiti che si confrontano con personaggi di fantasia, tensione psicologica ed emotiva che squarciano il velo di ipocrisia non solo di un secolo, ma di tutti i secoli, e rivelano il romanzo come un perfetto osservatorio della condizione femminile.
Attraverso il racconto dell'autrice i ragazzi nel corso della giornata di sono appassionati a questa figura di donna che conoscevano attraverso il percorso scolastico ma di cui hanno apprezzato la forza d'animo e la voglia di voler continuare a vivere nonostante le tante avversità della vita.
Sono state tante le domande rivolte all'autrice da parte dei ragazzi chiamati ad un approfondimento sul libro stesso nel corso della propria attività scolastica.
 
 

 
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