Dunque, dove eravamo rimasti?

 
Un momento dell'incontro
Un momento dell'incontro

"Dunque,dove eravamo rimasti?" La frase centrale del discorso diEnzo Tortora pronunciato in occasione del suo ritorno televisivo dopo le vicissitudini giudiziarie è risuonata forte nella Sala Consiliare del Comune Crotone destando, come allora, la stessa commozione tra quanti lo conobbero anche se solo  attraverso gli schermi televisivi.
Ma ha anche suscitato l'interesse degli alunni delle terze classi della scuola media Anna Frank che stamattina hanno preso parte al primo appuntamento dell'iniziativa promossa dall'assessorato alla Pubblica Istruzione "Insieme per...un uomo perbene" che si sono appassionati alla vita, sarebbe più giusto dire alle vite, di un grande uomo di televisione che fu però anche un uomo capace di esprimere, attraverso la sua battaglia civile, valori universali.
L'iniziativa "Insieme per...un uomo perbene" prevede incontri periodici con gli alunni delle scuole crotonesi nei quali si parlerà della figura di Enzo Tortora e si approfondiranno, attraverso l'ausilio di esperti, temi come la legalità, la giustizia, il giornalismo, la televisione.
Ospiti della prima tappa in cui si è parlato di televisione gli alunni della scuola Anna Frank accompagnati dalle docenti Raffaela Gerace, Rita Piperissa, Anna Rita Borrelli
A dare il benvenuto ai piccoli cittadini l'assessore alla Pubblica Istruzione Anna Curatola che ha spiegato ai ragazzi il percorso messo in campo dall'amministrazione che si concluderà con la visita in città della figlia di Enzo Tortora, Gaia, oggi popolare ed apprezzata giornalista.
A parlare di televisione nel corso dell'incontro odierno uno dei volti più popolari dell'emittenza regionale, Antonella Marazziti.
"La televisione è uno strumento di conoscenza, ma attenti a non farci condizionare la vita dai messaggi che partono dal piccolo schermo" ha detto ai ragazzi Antonella Marazziti.
"La televisione ci offre possibilità di scelta, dobbiamo essere capaci di scegliere bene. Il telecomando non condizioni le vostre menti" haaggiunto la giornalista.
"Fondamentale il compito di chi fa informazione. Un buon giornalista deve valutare bene ogni informazione ed utilizzare il mezzo al servizio della gente" ha proseguito Antonella Marazziti.
Ai ragazzi è stata poi presentata la "televisione" di Enzo Tortora che del mezzo televisivo fu fondatore e profondo innovatore già dai primi vagiti dell'elettrodomestico più caro agli italiani.
"Primo applauso", "Campanile Sera", "Telematch" le prime trasmissioni di successo di un uomo di televisione che non si limitava al canonico "Signore e Signori ecco a voi", ma provava a raccontare la gente, ed attraverso la gente, il paese reale e non patinato dal mezzo televisivo.
Poi la conduzione de "La Domenica Sportiva" che creò scompiglio tra i puristi del "traversone sulle fasce".
E il primo stop, il primo esilio, quando dette del "boy scout alla guida di una aereo" alla allora dirigenza della Rai.
Poi la fase delle televisioni private, che allora si definivano "libere" ed il ritorno in RAI, e che ritorno, con la trasmissione che ha segnato una vera e propria rivoluzione non solo della televisione di allora ma che anche dato spunto a decine di trasmissioni che ancora oggi vanno in onda: Portobello.
La trasmissione della gente per la gente che richiamava milioni e milioni di telespettatori ad assistere non alla finale del campionato del mondo o allo sbarco sulla luna ma ad inventori strampalati, reduci di guerra alla ricerca del compagno d'armi, cuori solitari che intendevano convolare a giuste nozze. Era l'Italia vera che andava in onda in una trasmissione che univa le famiglie.
Poi le vicende giudiziarie ed il fango, che saranno oggetto di ulteriori incontri con i ragazzi delle scuole crotonesi ed il ritorno ancora con Portobello con la famosa frase "dove eravamo rimasti?" che suonava come un saluto sincero di un amico al pubblico ma che pesava come un macigno sulle coscienze di quanti avevano volutamente umiliare con la calunnia, la menzogna, l'ingiustizia un "uomo perbene".
Tante le domande poste dai ragazzi che hanno dimostrato come le distanze anagrafiche possono essere abbattute dai valori universali che esprimo uomini come Enzo Tortora.
 

 
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